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Le avventure di Alice si possono leggere da infiniti punti di vista e soprattutto si possono leggere a ogni età. Si possono, infatti, leggere a due anni: o meglio a due anni si possono ascoltare per poi "rileggerle" da soli seguendo le immagini del libro. Poi si possono leggere a sei/sette anni, quando la lettura inizia a non essere più un segreto per pochi: e a quel punto bisogna avere una buona traduzione per bambini, perché i bambini vanno accompagnati con garbo nella lettura. Poi si può ricominciare a undici anni: a questo punto Alice è molto coinvolgente, specie quando entra nello Specchio, perché se ne comincia a cogliere il lato "matematico-logico", quel mistero che rimanda a un significato che va al di là della storia e che va cercato, indagato, oltre le righe, quasi come in un giallo da risolvere. A vent'anni Alice è un gioco, superbo, di logica. Infine, da "grandi", Alice è un mistero che si svela, con significati differenti, ogni volta che si riprende il libro in mano. In Alice la soluzione è strettamente legata alla capacità del lettore di porsi delle domande: Alice vive con noi e insieme al nostro sguardo si trasforma. Non è per nulla tranquillizzante, come d'altra parte non lo è l'esistenza: può esser affrontata con passione oppure ci si può lasciare travolgere; si può mirare a essere, oppure si può mirare ad avere. Alice, ovviamente, ci accompagna sulla prima strada.